I composti organostannici sono composti organici che contengono almeno un legame tra carbonio e stagno. Alcuni organostannici vengono utilizzati su vasta scala e in diversi settori industriali. La presenza di altri organostannici invece, in quanto tossici, viene regolamentata dalle norme europee nell'ambito delle analisi REACH.
I composti organostannici sono composti organici che contengono almeno un legame fra carbonio e stagno.
I composti organostannici monosostituiti, con un solo carbonio legato allo stagno, come mono-butyltin oxide (MBTO), sono di uso comune e considerati non tossici. Invece i composti bi- o tri- sostituiti, come di-butyltin oxide(DBTO) e tri- butyltin oxide(TBTO) sono tossici per lo sviluppo degli organismi invertebrati marini e per il sistema immunitario dei mammiferi. La presenza di organostannici definiti tossici, nella merce in libera circolazione nel mercato europeo, viene regolamentata dalle norme europee nell'ambito delle analisi REACH.
I composti organostannici vengono utilizzati su vasta scala e in diversi settori industriali.
Tali composti vengono comunemente usati come stabilizzatori termici nei prodotti in PVC rigido (tubi, pannelli) e soffice (tappezzerie, stampe su tessuto, pavimentazioni). In presenza di questi stabilizzatori, il PVC risulta più resistente al calore. I composti organostannici inoltre sono impiegati durante la reazione di formazione del poliestere. Infatti le aziende che producono poliestere, per lo più nel settore tessile e calzature, utilizzano MBTO come catalizzatore per la sintesi di questo polimero.
Insieme al mono-butyltin oxide, non tossico, possono esserci, come sottoprodotti, composti organostannici tossici. La presenza di organostannici tossici (come DBTO E TBTO) è il risultato della reazione chimica per la sintesi di MBTO. Tali composti tossici sono prodotti secondari, presenti insieme al catalizzatore, e si possono creare dalla combinazione dei reagenti di partenza. Non esiste una metodica che assicuri l’assenza di questi prodotti secondari indesiderati e tossici. L’unica strada è un controllo puntuale e sistematico dei materiali, in questo caso il catalizzatore per la produzione di poliestere. In assenza di controlli regolari quindi, i composti organostannici definiti tossici si possono trovare in prodotti contenenti poliestere: colle delle scarpe, tessuti sintetici sportivi e tessuto pile.
I metodi di prova per verificare la presenza di composti organostannici tossici sono due:
· UNI CEN ISO/TS 16179:2012, si applica alle calzature e ai tessuti.
· UNI EN ISO 17353:2006, si applica alle acque. Quest’ultimo è il metodo di riferimento indicato dall’ECHA nel documento “Compendium of analytical methods recommended by the Forum to check compliance with Reach annex xvii restrictions”.
Per le aziende del settore tessile e calzaturiero, che producono e utilizzano poliestere, è necessario fare attenzione alla presenza di composti organostannici tossici, come DBTO e TBTO. Lo dimostra il caso di un cliente giunto al nostro laboratorio.
Si trattava di un azienda che produceva scarpe sportive, con alcune componenti del prodotto in poliestere. Per ottenere il poliestere aveva perciò acquistato il catalizzatore MBTO, che secondo il fornitore era privo di composti organostannici tossici. Nonostante questo i suoi prodotti, scarpe sportive , sono state bloccate ai controlli per la presenza di TBTO e DBTO. A questo punto si è rivolto a Eurolab. Lo scopo era scoprire a che livello della produzione erano entrati TBTO e DBTO. Una volta compresa l’origine, l’azienda poteva intervenire per rimuoverli definitivamente dal suo ciclo produttivo. Eurolab ha provveduto a verificare la presenza dei composti organostannici tossici. Prima è stato analizzato il poliestere in granulo, poi si è andati a controllare il catalizzatore per la sintesi del poliestere. Il risultato è stato che, nonostante la certificazione, si sono trovati nel catalizzatore TBTO e DBTO, in una percentuale superiore alla normativa.
Attenzione quindi a verificare la conformità del vostro materiale, per evitare brutte sorprese ai controlli sul prodotto finito.
La presenza di composti organostannici è normata dal Reg. UE 276/2010, che modifica l’allegato XVII del REACH e definisce come limite per TBTO, TPTH, DBTO, DOT: 0,1 g/100 g come stagno. Nel settore tessile certificazioni volontarie come OEKO-Tex considerano anche altri composti organostannici e applicano limiti più restrittivi.
Per maggiori informazioni:
http://www.eurolabanalysis.com/contatti.html
Finora abbiamo sempre parlato di PFAS, nell’ambito dell’importante e grave situazione di inquinamento delle acque di falda in Veneto.
Ora vogliamo concentrarci sul perché queste sostanze sono finite nelle falde, ossia quali sono gli impieghi “normali” dei PFAS.
Le paraffine clorurate a catena corta, o SCCP, sono composti chimici organoclorurati.
Studi condotti alla fine degli anni 90 hanno dimostrato che le SCCP sono composti inquinanti organici, Persistenti, Bioaccumulabili e Tossici (PBT). I nostri metodi analitici garantiscono il rispetto dei regolamenti europei e la sicurezza per l’azienda.